IL DOLORE
Discopatie ed ernie discali
Con discopatia si intende una generica sofferenza e alterazione del disco intervertebrale, il cuscinetto interposto tra una vertebra e l’altra che ha lo scopo di ammortizzare i carichi e facilitare il movimento. La colonna vertebrale nel suo insieme, sul piano sagittale, è composta da 4 curve, la curva sacrale: è rigida in quanto le vertebre sacrali sono fuse tra loro; è una curva a concavità anteriore. La lordosi lombare a concavità posteriore, la cifosi dorsale a convessità posteriore e infine la lordosi cervicale a concavità posteriore. Queste curve servono per ammortizzare i carichi, questo sistema di curve, infatti, aumenta in modo esponenziale la resistenza dinamica della colonna alle compressioni assiali. Questa resistenza è anche in relazione con l’armonia di queste curve, il raggio di curvatura non deve essere ne troppo ne troppo poco. Se c’è un alterazione di queste curve (verticalizzazione, inversione) questo sistema di ammortizzamento viene meno e il disco intervertebrale si troverà a sopportare un carico maggiore, andando incontro con il tempo a sofferenze(discopatie), che potranno evolvere in degenerazioni discali, protrusioni, fino all’erniazione. La terapia di una generica discopatia è basata sulla fisioterapia: mobilizzazioni, chinesiterapia, rieducazione posturale etc. Un discorso a parte meritano le ernie discali: una delle soluzioni speso proposte è l’intervento chirurgico che avrebbe il vantaggio di risolvere in breve tempo la sintomatologia. Lo studio del 1983 di Henrik Weber su 280 pazienti visitati dopo 1, 4 e 10 anni dalla diagnosi di ernia dimostrò però come i risultati sul lungo termine fossero più soddisfacenti ei pazienti per quali si era scelta un trattamento conservativo. Del resto altri studi dimostrano come il quadro clinico di pazienti cui sia stata diagnosticata un’ernia migliorano nella maggior parte dei casi spontaneamente in 4-6 settimane dall’insorgenza dei sintomi e, altri studi confermano come un 20-30% di pazienti asintomatici di età inferiore ai 60 anni evidenzia alla risonanza magnetica un’ernia lombare. Scegliendo quindi un approccio conservativo all’ernia discale ci si può avvalere dell’aiuto della fisioterapia per superare l’episodio algico. A partire dai primi giorni quando accanto ad eventuali analgesici e il riposo istintivamente cercati e, a volte “autoprescritti” dal paziente, ci si può avvalere dell’aiuto di massoterapia decontratturante/ reflessogena, di esercizi e posture antalgici (McKenzie), di sostegni lombari per poi passare alla rieducazione posturale (Souchard, Mézieres, Wellback…) e alla back-school.