Diatermia
RADARTERAPIA
Questo dispositivo medico attivo, di tipo non invasivo ad uso temporaneo è costruito per generare onde elettromagnetiche con lunghezza d'onda di 12,4 cm alla frequenza di 2,5 GHz e con potenza variabile al fine di sfruttarne, a scopo terapeutico, gli effetti biologici indotti a quei segmenti del corpo umano che ne vengono esposti.
La produzione di calore è l'azione primaria della radarterapia. Questo effetto è determinato dalle oscillazioni delle particelle dei tessuti, le quali producono calore per effetto Joule. Il riscaldamento è maggiore a livello dei tessuti con alto contenuto di acqua, come i muscoli e i tessuti periarticolari; è invece minore in quelli a basso contenuto di liquidi, come il tessuto adiposo.
Oltre all'effetto termico, la radarterapia provoca un'elevata vasodilatazione che permane per circa 20 minuti dopo il trattamento e interessa esclusivamente i capillari e le arterie precapillari.
Il termine Radar attribuito al dispositivo deriva dalla terminologia inglese "Radio Detecting And Rading" e la pratica terapeutica, conosciuta ed apprezzata per i buoni risultati che permette di raggiungere nel settore fisioterapico, è denominata radar terapia.
IPERTERMIA
L'ipertermia è il trattamento ad induzione termica (in profondità da 1 a 8 cm. e fino a 45°) più idoneo per curare e risolvere patologie come contratture, tendiniti, lesioni muscolari, artrosi.
E' notevolmente più efficace rispetto a tutte le altre terapie che usano il calore come farmaco e proprio per questo è ormai divenuto il trattamento ideale per alcune patologie fisioterapiche importanti dell'apparato muscolo tendineo.
Oltretutto è un tipo di trattamento capace di integrarsi con altre metodiche riabilitative.
Indicata per rigidità articolari e sindromi dolorose post-traumatiche, i suoi campi di applicazione vanno dalla riduzione della flogosi e della sintomatologia dolorosa, al trattamento di degenerazioni croniche, dal recupero dell'estensione del movimento, all'intervento su precise patologie (muscolari, tendinee, osteo-cartilaginee). Tra queste: tendiniti, borsiti, talloniti, fasciti, epicondiliti, miositi ossificanti, contusioni, distorsioni, artrosi, contratture, peritendiniti, tenosinoviti, tendinopatie inserzionali, periostiti, sesamoidi .
INFRAROSSOTERAPIA
L’infrarossoterapia è una tecnica fisioterapica che sfrutta a scopo terapeutico gli effetti biologici prodotti dai raggi infrarossi ( I.R. ) nei tessuti.
Questi ultimi fanno parte della termoterapia esogena, in quanto il calore che si sviluppa e che il nostro organismo assorbe, è un calore superficiale che penetra di poco la cute ed il tessuto muscolare.
Gli effetti principali che si producono dall’applicazione dei raggi infrarossi sono molteplici:
- Effetto termico che si traduce in un rilassamento muscolare.
- Effetto antalgico in quanto con la vasodilatazione che si ottiene si determina una rimozione dei cataboliti prodotti dai tessuti affetti da patologie neuro-mio-scheletriche.
- Effetto trofico poiché con la vasodilatazione si ha un apporto di sostanze nutritive e di ossigeno nei tessuti
L’infrarossoterapia è una tecnica fisioterapica che sfrutta a scopo terapeutico gli effetti biologici prodotti dai raggi infrarossi ( I.R. ) nei tessuti.
Questi ultimi fanno parte della termoterapia esogena, in quanto il calore che si sviluppa e che il nostro organismo assorbe, è un calore superficiale che penetra di poco la cute ed il tessuto muscolare.
Gli effetti principali che si producono dall’applicazione dei raggi infrarossi sono molteplici:
- Effetto termico che si traduce in un rilassamento muscolare.
- Effetto antalgico in quanto con la vasodilatazione che si ottiene si determina una rimozione dei cataboliti prodotti dai tessuti affetti da patologie neuro-mio-scheletriche.
- Effetto trofico poiché con la vasodilatazione si ha un apporto di sostanze nutritive e di ossigeno nei tessuti.